Disturbi Addominali. Gonfiore o dolore addominale, diarrea, stitichezza, meteorismo: sono tutti sintomi che potrebbero indicare che l’intestino non funziona bene. Ecco quali sono gli esami per i disturbi intestinali da fare.
Disturbi Intestinali – Sintomi ed Esami consigliati dai medici
Oltre ad assimilare e a digerire il cibo, il nostro intestino è coinvolto in moltissime funzioni fondamentali per la salute del nostro organismo. Basti pensare che in esso è presente circa il 70% delle nostre difese immunitarie. È quindi importante, oltre a fare prevenzione, non sottovalutare i disturbi che interessano questo organo, specie se sono frequenti, perché potrebbero essere spia di problematiche più severe. Ma quali sono gli esami per i disturbi intestinali più importanti da fare?
Disturbi intestinali – Gli esami suggeriti. Ma prima…
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Disturbi intestinali: Esami del sangue
I primi, semplici e rapidi, esami sono quelli del sangue. In particolare, attenzione va prestata ai valori dell’emocromo e della proteina C reattiva. I risultati dell’emocromo possono indicare la presenza di un’anemia, mentre un aumento della proteina C reattiva può suggerire la presenza di una infiammazione intestinale.
Disturbi intestinali: Esami colturali sulle feci
Gli esami colturali sulle feci consentono di rilevare nel campione di feci la presenza di microrganismi patogeni, come batteri e/o parassiti, responsabili delle infezioni gastrointestinali.
Disturbi intestinali: Calprotectina
Durante un episodio infiammatorio che coinvolge l’intestino i neutrofili (particolari tipi di globuli bianchi) rilasciano questa proteina nelle feci. Per questo motivo, questo esame, eseguito su un campione di feci, è molto importante per diagnosticare le malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn, e i tumori dell’apparato digerente.
Il test del respiro è tra gli esami per i disturbi intestinali
Il test del respiro (o breath test) è un esame che analizza campioni di aria espirata dal paziente. Permette di individuare contaminazioni batteriche, alterazioni del transito intestinale e intolleranze alimentari, come quella al lattosio o al fruttosio.
Disturbi intestinali: Test per la celiachia
Questo test, effettuato con un semplice prelievo di sangue, individua il dosaggio di alcuni anticorpi e altre molecole presenti nel sangue che indicano la sensibilità della persona al glutine.
Disturbi intestinali: Ecografia delle anse intestinali
È un esame non invasivo che utilizza una sonda particolare per vedere le pareti e le anse dell’intestino. La visualizzazione di tratti ispessiti dell’intestino può far sospettare la presenza di una malattia infiammatoria intestinale.
Disturbi intestinali: Colonscopia
È senz’altro l’esame più temuto ma è anche un esame fondamentale. È l’unico in grado di esaminare la parete interna del colon e riconoscere polipi e lesioni della mucosa intestinale. Si svolge mediante l’inserimento nell’ano e dunque nel retto e nel colon di un tubicino sottile e flessibile, mentre si introduce aria per distendere le pareti dell’intestino. Dato che potrebbe arrecare fastidio, talvolta si opta per svolgerlo sotto anestesia.
>>> Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: ce ne parla in questa intervista a cura di VediamociChiara, la Prof.ssa Emma Calabrese, con un focus sulle varie patologie, diagnosi e sulle nuove soluzioni terapeutiche e farmaceutiche.
Fonti e approfondimenti:
Elisabetta
Ultimo aggiornamento: 6 settembre 2023